L’opera “Souvenir”, composta di 3’500 tasselli di cioccolato di diverse gradazioni di colore disposte attraverso la tecnica musiva, riproduce l’immagine dei genitori dell’artista, immigrati napoletani in Svizzera, nel giorno del loro matrimonio.

“Il profumo del cioccolato mi riporta all’infanzia, quando all’inizio delle vacanze estive viaggiavamo per ore e ore in direzione di Napoli, dopo essere saliti a Bellinzona in treni già riempiti dalla diaspora in arrivo dalla Germania o dal resto della Svizzera. Alla partenza le cuccette erano spesso già occupate: chi dormiva, chi chiacchierava, chi mangiava. Durante il viaggio, però, si condividevano le esperienze, i racconti. Una ricordo che accumunava tutti erano i regali che si portavano al sud, dei souvenir: sigarette e soprattutto cioccolato”.

Proprio per restare fedeli a quest’idea di condivisione, l’immagine musiva è stata poi decostruita dai visitatori, i quali hanno potuto mangiare un pezzo dell’opera sottraendone i tasselli.